Classi e Gradi del Judo
Da notare che il Fondatore non si attribuì mai nessun grado e solo dopo la sua morte gli fu conferito il 12° dan,
l' 11° Dan non venne mai concesso, come a significare l'enorme distanza che separava il Fondatore dagli Allievi e quindi il 10° Dan rimane, ad oggi, il grado più elevato raggiungibile nel Judo.
Al Kodokan di Tokyo si usavano e si usano i gradi secondo la tradizione giapponese, ma negli anni trenta, il M° Kawaishi, trasferitosi in Francia, introdusse il sistema delle cinture colorate allo scopo di “adattarsi allo spirito europeo” che a suo dire aveva bisogno di differenziare visivamente le sei classi in cui venivano suddivisi i praticanti non esperti.
Ma cosa indica in realtà il colore della cintura?
Ricordiamoci che MAI nel judo le cinture sono assimilabili a dei segni esteriori di “bravura”, ma indicano sostanzialmente “cosa si può fare con un judoka che non si conosce”, che tipo di proiezioni può subire e con quanta energia.
La cintura non è un premio e non è un “grado” da esibire, è semplicemente un riconoscimento del livello di judo a cui si è arrivati ed un segnale agli altri di cosa si può eseguire su quel soggetto.